Bonini è nato a San Marino il 13 Ottobre 1959. E' stato nominato dalla FSGC il miglior giocatore della nazionale di San Marino. Nel suo Palmarès ci sono: 3 Campionati Italiani, 1 Coppa Italia, 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa UEFA, 1 Coppa dei Campioni (l'attuale Champions League) e 1 Coppa Intercontinentale. E' stato l'unico sammarinese a giocare in una massima lega straniera e anche l'unico a vincere un torneo confederale. Ha giocato, dal 1973 al 1977, nelle giovanili del Juvenes. Lì ha imparato il suo ruolo: mediano. Fa l'esordio in una squadra maggiore nel 1977 nel Bellaria Igea-Marittima, in Serie D. Quella fu una stagione straordinaria per lui, con 29 reti in 33 partite di campionato. La sua squadra finì il campionato in undicesima posizione. Durante l'estate passò al Forlì (Serie C1). Giocò 23 partite e fece solo 1 gol. Il Forlì si classificò quattordicesimo nel girone A salvandosi per soli 2 punti. Nel '79 firmò per il Cesena (che era in Serie B), classificandosi quarto, e l'anno aiutò la squadra ad ottenere la promozione in serie A. Il Cesena arrivò seconda a pari-merito con il Genoa e dietro il Milan di 2 punti. Nei due anni complessivi giocò 60 partite e fece 5 gol. Nel 1981 arrivò il punto di svolta della sua carriera: il trasferimento alla Juventus. Il suo allenatore fu Trapattoni e nei nove anni da bianconero giocò insieme a giocatori del calibro di Platinì, Rossi, Tardelli, Boniek e Scirea. Esordì il 13 Settembre 1981 contro la sua ex squarda: il Cesena. Giocò la sua prima partita in Coppa dei Campioni tre giorni dopo contro il Celtic. La Juventus finì il la stagione in prima posizione, facendo così di Bonini il primo, e finora unico, calciatore sammarinese ad aver vinto un campionato di massima serie straniero. In Coppa dei Campioni, invece, si fermò agli ottavi di finale. Bonini giocò 36 volte (di cui 4 in Coppa dei Campioni) e 1 gol. Il secondo anno fu più prolifico per lui con 40 presenze e, in estate, la vittoria del Trofeo Bravo (premio che si assegna al miglior U 23 europeo. Per la squadra fu una buona stagione, però riuscì a vincere solo la Coppa Italia. In quell'anno la Juventus arrivò seconda a 4 punti dalla Roma. In Coppa dei Campioni fece benissimo. Ai sedicesimi battette nel doppio scontro i danesi del Hvidovre. Nel turno successivo superarono il Liège (1-1 in Belgio e 2-0 a Torino). Ai quarti di finale vinsero entrambi li scontri contro l'Aston Villa. La Juventus vinse anche contro i polacchi del Widzew Łódź che erano arrivati a sorpresa in semifinale. Purtroppo persero la finale di Atene contro l'Amburgo per 1-0 (gol di Magath). L'anno successivo la Juve perse due bandiere come Zoff e Bettega. Nonostante le due assenze la Juve vinse il campionato con una giornata di anticipo allungando soprattutto nel girone di ritorno. I bianconeri vinsero anche la loro prima Coppa Delle Coppe battendo in finale per 2-1 il Porto, facendo di Bonini il primo giocatore di San Marino a vincere un titolo internazionale. In Coppa Italia andò peggio: persero agli ottavi di finale contro il Bari perdendo 2-1 in casa e pareggiando 2-2 a Bari. Bonini giocò 45 partite (secondo solo a Rossi e al vice-capitano Scirea, entrambi con 46 presenze) e segnò un gol. Nella stagione 1984-85 Bonini si laureò campione d'Europa con la Juventus, vittoria che lo portò ad essere il primo sportivo sammarinese ad avere questo titolo. Per la Juventus fu una stagione strana, perché in Europa vinse tutto quello che poteva vincere, ma in Italia fu una stagione deludente. In campionato si classificò sesta dietro il Verona (campione d'Italia), il Torino, l'Inter, la Sampdoria e il Milan. Anche in Coppa Italia, pur facendo meglio dell'anno prima, non fece tanto bene, uscendo ai quarti di finale con la sconfitta contro il Milan per 1-0. Vinse la Supercoppa UEFA (torneo di una partita che all'epoca si giocava tra la squadra vincitrice della Coppa Dei Campioni e quella della Coppa Delle Coppe), che fu anche la prima con la formula della partita singola per motivi delle due squadre, contro il Liverpool. La partita finì 2-0 per i bianconeri con doppietta di Boniek. Il successo più importante fu però la Coppa Dei Campioni vinta in finale sempre contro i reds del Liverpool a Bruxelles. Quella fu uno degli eventi più tristi della storia del calcio, e forse anche dello sport: alcuni ultras del Liverpool sfondò i muri di divisione tre le tribune dello stadio e costrinse i tifosi juventini a indietreggiare, fino a che l'eccessivo peso non fece crollare la tribuna, portando alla morte 39 tifosi e 200 feriti. La polizia e il Comune di Bruxelles decisero di far giocare comunque per mantenere l'ordine e agevolare le forze dell'ordine. La finale finì 1-0 per la Juventus con rigore di Platini. In quella stagione Bonini fece 48 apparizioni. L'anno successivo si aprì con le cessioni di due pilastri della Juve campione d'Europa: Boniek e Rossi. Quell'anno la Juventus si laureò campione del mondo grazie alla vittoria della Coppa Intercontinentale, in finale contro l'Argentinos. I tempi regolamentari si concluse col 2-2. Ai rigori vinsero i bianconeri 4-2. Sempre in quell'anno la Juventus vinse lo scudetto e arrivò ai quarti di Coppa Italia. In Coppa dei Campioni uscì ai quarti di finale contro il Barcellona (vittoria dei blaugrana a Barcellona e pareggio per 1-1 a Torino). Quell'anno la Supercoppa UEFA non venne giocata perchè le squadre inglesi, dopo la strage dell'Heysel, furono squalificate da ogni competizione UEFA, quindi l'Everton, detentore della Coppe Delle Coppe, non potette partecipare. Quell'anno Bonini giocò 40 partite e realizzò 2 marcature. L'anno seguente non arrivò neanche
un trofeo. Quell'estate si era dimesso il tecnico che aveva guidato la Juventus negli ultimi dieci anni: Trapattoni. Al suo posto la dirigenza ingaggiò Rino Marchesi. I bianconeri arrivarono secondi in campionato, dietro al Napoli di Maradona. In Coppa escono ai quarti contro il Cagliari, eliminazione causata dal doppio pareggio: 1-1 in Sardegna e 2-2 a Torino. In Coppa dei Campioni vengono eliminati dal Real Madrid ai rigori. Quella stagione scese in campo 35 volte. La stagione 1987-1988 fu ancora peggiore di quella precedente, complice anche il ritiro di Platini, In serie A si classificò sesta, dietro Milan, Napoli, Roma, Sampdoria e Inter. In Coppa Italia riuscirono ad arrivare in semifinale, ma persero contro i cugini del Torino. In Coppa dei Campioni uscirono al secondo turno di eliminazione diretta contro i greci del Panathinaikos. L'anno dopo cambiò squadra e si trasferì al Bologna, con la quale disputò la Coppa Mitropa. Per il Bologna l'acquisto del giocatore Sammarinese fu un grandissimo affare, dato che erano appena stati promossi in Serie A. I rossoblu riuscirono a salvarsi arrivando quattordicesimi, vennero eliminati al primo turno di Coppa Italia e persero 2-1 e 1-2 in finale di Coppa Mitropa contro i Cechi del Banìk Ostrava. In quell'anno Bonini raccolse 34 presenze e segnò 2 gol. La stagione 1989-1990 fu eccellente per il Bologna perché riuscì a qualificarsi per la Coppa UEFA piazzandosi ottavo in campionato. In coppa Italia uscirono al girone di qualificazione. L'anno dopo, però, i bolognesi retrocedettero in Serie B, causa il diciottesimo posto (e ultimo) in campionato. Nonostante la retrocessione però arrivarono ai quarti di finale della Coppa UEFA e di Coppa Italia. Bonini scese in campo 12 volte. Anche la stagione successiva, in Serie B, fu molto deludente, infatti arrivarono tredicesimi in campionato e vennero eliminati al primo turno di Coppa Italia. Il secondo anno in B fu ancora più deludente: il Bologna infatti retrocedette in C1 classificandosi diciottesimo. Nelle 2 stagioni in serie B ha giocato 23 partite. Finita la stagione rimase fino al mercato invernale lontano dai campi, per poi tornarci nel Campionato Dilettanti Sammarinese con la Juvenes. La squadra finì il campionato in quinta su dieci squadre. L'inverno successivo arrivò trasferimento al San Marino, con il quale arriva settimo nel girone E di serie D. I suoi ultimi due anni di carriera li gioca nello Juvenes.
Nessun commento:
Posta un commento