Oggi si apre la 22° giornata del Campionato Dilettanti, ovvero l'ultima della regular season. con le sfide del girone A. Le partite sono quattro: Cosmos-San Giovanni, Juvenes/Dogana-Carilungo, Libertas-La Fiorita e Pennarossa-Faetano. La prima partita vede contro la 6° e l'ultima della classe. In caso di vittoria del Cosmos, il Carilungo sarebbe obbligato a vincere o pareggiare per non perdere il 5° posto. Juvenes/Dogana-Carilungo, invece, vede la 3° e la 5° squadra della classifica affrontarsi a Serravalle. Per i nerazzurri il campionato è ormai finito dato che sono già qualificati ai play off e non possono raggiungere il terzo posto, la squadra ''ospite'', invece deve difendere il 5° posto. Libertas-La Fiorita non può incidere ai fini della classifica. L'ultima partita (Pennarossa-Faetano) può servire al Faetano per prendere il 5° o il 6° posto.
Il calcio Sammarinese
Il calcio sammarinese è conosciuto pochissimo nel mondo, questo però non significa che non abbia stabilito dei record.
Translate
sabato 16 aprile 2016
martedì 12 aprile 2016
La carriera nei club del giocatore più forte della storia della nazionale sammarinese: Massimo Bonini
Bonini è nato a San Marino il 13 Ottobre 1959. E' stato nominato dalla FSGC il miglior giocatore della nazionale di San Marino. Nel suo Palmarès ci sono: 3 Campionati Italiani, 1 Coppa Italia, 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa UEFA, 1 Coppa dei Campioni (l'attuale Champions League) e 1 Coppa Intercontinentale. E' stato l'unico sammarinese a giocare in una massima lega straniera e anche l'unico a vincere un torneo confederale. Ha giocato, dal 1973 al 1977, nelle giovanili del Juvenes. Lì ha imparato il suo ruolo: mediano. Fa l'esordio in una squadra maggiore nel 1977 nel Bellaria Igea-Marittima, in Serie D. Quella fu una stagione straordinaria per lui, con 29 reti in 33 partite di campionato. La sua squadra finì il campionato in undicesima posizione. Durante l'estate passò al Forlì (Serie C1). Giocò 23 partite e fece solo 1 gol. Il Forlì si classificò quattordicesimo nel girone A salvandosi per soli 2 punti. Nel '79 firmò per il Cesena (che era in Serie B), classificandosi quarto, e l'anno aiutò la squadra ad ottenere la promozione in serie A. Il Cesena arrivò seconda a pari-merito con il Genoa e dietro il Milan di 2 punti. Nei due anni complessivi giocò 60 partite e fece 5 gol. Nel 1981 arrivò il punto di svolta della sua carriera: il trasferimento alla Juventus. Il suo allenatore fu Trapattoni e nei nove anni da bianconero giocò insieme a giocatori del calibro di Platinì, Rossi, Tardelli, Boniek e Scirea. Esordì il 13 Settembre 1981 contro la sua ex squarda: il Cesena. Giocò la sua prima partita in Coppa dei Campioni tre giorni dopo contro il Celtic. La Juventus finì il la stagione in prima posizione, facendo così di Bonini il primo, e finora unico, calciatore sammarinese ad aver vinto un campionato di massima serie straniero. In Coppa dei Campioni, invece, si fermò agli ottavi di finale. Bonini giocò 36 volte (di cui 4 in Coppa dei Campioni) e 1 gol. Il secondo anno fu più prolifico per lui con 40 presenze e, in estate, la vittoria del Trofeo Bravo (premio che si assegna al miglior U 23 europeo. Per la squadra fu una buona stagione, però riuscì a vincere solo la Coppa Italia. In quell'anno la Juventus arrivò seconda a 4 punti dalla Roma. In Coppa dei Campioni fece benissimo. Ai sedicesimi battette nel doppio scontro i danesi del Hvidovre. Nel turno successivo superarono il Liège (1-1 in Belgio e 2-0 a Torino). Ai quarti di finale vinsero entrambi li scontri contro l'Aston Villa. La Juventus vinse anche contro i polacchi del Widzew Łódź che erano arrivati a sorpresa in semifinale. Purtroppo persero la finale di Atene contro l'Amburgo per 1-0 (gol di Magath). L'anno successivo la Juve perse due bandiere come Zoff e Bettega. Nonostante le due assenze la Juve vinse il campionato con una giornata di anticipo allungando soprattutto nel girone di ritorno. I bianconeri vinsero anche la loro prima Coppa Delle Coppe battendo in finale per 2-1 il Porto, facendo di Bonini il primo giocatore di San Marino a vincere un titolo internazionale. In Coppa Italia andò peggio: persero agli ottavi di finale contro il Bari perdendo 2-1 in casa e pareggiando 2-2 a Bari. Bonini giocò 45 partite (secondo solo a Rossi e al vice-capitano Scirea, entrambi con 46 presenze) e segnò un gol. Nella stagione 1984-85 Bonini si laureò campione d'Europa con la Juventus, vittoria che lo portò ad essere il primo sportivo sammarinese ad avere questo titolo. Per la Juventus fu una stagione strana, perché in Europa vinse tutto quello che poteva vincere, ma in Italia fu una stagione deludente. In campionato si classificò sesta dietro il Verona (campione d'Italia), il Torino, l'Inter, la Sampdoria e il Milan. Anche in Coppa Italia, pur facendo meglio dell'anno prima, non fece tanto bene, uscendo ai quarti di finale con la sconfitta contro il Milan per 1-0. Vinse la Supercoppa UEFA (torneo di una partita che all'epoca si giocava tra la squadra vincitrice della Coppa Dei Campioni e quella della Coppa Delle Coppe), che fu anche la prima con la formula della partita singola per motivi delle due squadre, contro il Liverpool. La partita finì 2-0 per i bianconeri con doppietta di Boniek. Il successo più importante fu però la Coppa Dei Campioni vinta in finale sempre contro i reds del Liverpool a Bruxelles. Quella fu uno degli eventi più tristi della storia del calcio, e forse anche dello sport: alcuni ultras del Liverpool sfondò i muri di divisione tre le tribune dello stadio e costrinse i tifosi juventini a indietreggiare, fino a che l'eccessivo peso non fece crollare la tribuna, portando alla morte 39 tifosi e 200 feriti. La polizia e il Comune di Bruxelles decisero di far giocare comunque per mantenere l'ordine e agevolare le forze dell'ordine. La finale finì 1-0 per la Juventus con rigore di Platini. In quella stagione Bonini fece 48 apparizioni. L'anno successivo si aprì con le cessioni di due pilastri della Juve campione d'Europa: Boniek e Rossi. Quell'anno la Juventus si laureò campione del mondo grazie alla vittoria della Coppa Intercontinentale, in finale contro l'Argentinos. I tempi regolamentari si concluse col 2-2. Ai rigori vinsero i bianconeri 4-2. Sempre in quell'anno la Juventus vinse lo scudetto e arrivò ai quarti di Coppa Italia. In Coppa dei Campioni uscì ai quarti di finale contro il Barcellona (vittoria dei blaugrana a Barcellona e pareggio per 1-1 a Torino). Quell'anno la Supercoppa UEFA non venne giocata perchè le squadre inglesi, dopo la strage dell'Heysel, furono squalificate da ogni competizione UEFA, quindi l'Everton, detentore della Coppe Delle Coppe, non potette partecipare. Quell'anno Bonini giocò 40 partite e realizzò 2 marcature. L'anno seguente non arrivò neanche
un trofeo. Quell'estate si era dimesso il tecnico che aveva guidato la Juventus negli ultimi dieci anni: Trapattoni. Al suo posto la dirigenza ingaggiò Rino Marchesi. I bianconeri arrivarono secondi in campionato, dietro al Napoli di Maradona. In Coppa escono ai quarti contro il Cagliari, eliminazione causata dal doppio pareggio: 1-1 in Sardegna e 2-2 a Torino. In Coppa dei Campioni vengono eliminati dal Real Madrid ai rigori. Quella stagione scese in campo 35 volte. La stagione 1987-1988 fu ancora peggiore di quella precedente, complice anche il ritiro di Platini, In serie A si classificò sesta, dietro Milan, Napoli, Roma, Sampdoria e Inter. In Coppa Italia riuscirono ad arrivare in semifinale, ma persero contro i cugini del Torino. In Coppa dei Campioni uscirono al secondo turno di eliminazione diretta contro i greci del Panathinaikos. L'anno dopo cambiò squadra e si trasferì al Bologna, con la quale disputò la Coppa Mitropa. Per il Bologna l'acquisto del giocatore Sammarinese fu un grandissimo affare, dato che erano appena stati promossi in Serie A. I rossoblu riuscirono a salvarsi arrivando quattordicesimi, vennero eliminati al primo turno di Coppa Italia e persero 2-1 e 1-2 in finale di Coppa Mitropa contro i Cechi del Banìk Ostrava. In quell'anno Bonini raccolse 34 presenze e segnò 2 gol. La stagione 1989-1990 fu eccellente per il Bologna perché riuscì a qualificarsi per la Coppa UEFA piazzandosi ottavo in campionato. In coppa Italia uscirono al girone di qualificazione. L'anno dopo, però, i bolognesi retrocedettero in Serie B, causa il diciottesimo posto (e ultimo) in campionato. Nonostante la retrocessione però arrivarono ai quarti di finale della Coppa UEFA e di Coppa Italia. Bonini scese in campo 12 volte. Anche la stagione successiva, in Serie B, fu molto deludente, infatti arrivarono tredicesimi in campionato e vennero eliminati al primo turno di Coppa Italia. Il secondo anno in B fu ancora più deludente: il Bologna infatti retrocedette in C1 classificandosi diciottesimo. Nelle 2 stagioni in serie B ha giocato 23 partite. Finita la stagione rimase fino al mercato invernale lontano dai campi, per poi tornarci nel Campionato Dilettanti Sammarinese con la Juvenes. La squadra finì il campionato in quinta su dieci squadre. L'inverno successivo arrivò trasferimento al San Marino, con il quale arriva settimo nel girone E di serie D. I suoi ultimi due anni di carriera li gioca nello Juvenes.
un trofeo. Quell'estate si era dimesso il tecnico che aveva guidato la Juventus negli ultimi dieci anni: Trapattoni. Al suo posto la dirigenza ingaggiò Rino Marchesi. I bianconeri arrivarono secondi in campionato, dietro al Napoli di Maradona. In Coppa escono ai quarti contro il Cagliari, eliminazione causata dal doppio pareggio: 1-1 in Sardegna e 2-2 a Torino. In Coppa dei Campioni vengono eliminati dal Real Madrid ai rigori. Quella stagione scese in campo 35 volte. La stagione 1987-1988 fu ancora peggiore di quella precedente, complice anche il ritiro di Platini, In serie A si classificò sesta, dietro Milan, Napoli, Roma, Sampdoria e Inter. In Coppa Italia riuscirono ad arrivare in semifinale, ma persero contro i cugini del Torino. In Coppa dei Campioni uscirono al secondo turno di eliminazione diretta contro i greci del Panathinaikos. L'anno dopo cambiò squadra e si trasferì al Bologna, con la quale disputò la Coppa Mitropa. Per il Bologna l'acquisto del giocatore Sammarinese fu un grandissimo affare, dato che erano appena stati promossi in Serie A. I rossoblu riuscirono a salvarsi arrivando quattordicesimi, vennero eliminati al primo turno di Coppa Italia e persero 2-1 e 1-2 in finale di Coppa Mitropa contro i Cechi del Banìk Ostrava. In quell'anno Bonini raccolse 34 presenze e segnò 2 gol. La stagione 1989-1990 fu eccellente per il Bologna perché riuscì a qualificarsi per la Coppa UEFA piazzandosi ottavo in campionato. In coppa Italia uscirono al girone di qualificazione. L'anno dopo, però, i bolognesi retrocedettero in Serie B, causa il diciottesimo posto (e ultimo) in campionato. Nonostante la retrocessione però arrivarono ai quarti di finale della Coppa UEFA e di Coppa Italia. Bonini scese in campo 12 volte. Anche la stagione successiva, in Serie B, fu molto deludente, infatti arrivarono tredicesimi in campionato e vennero eliminati al primo turno di Coppa Italia. Il secondo anno in B fu ancora più deludente: il Bologna infatti retrocedette in C1 classificandosi diciottesimo. Nelle 2 stagioni in serie B ha giocato 23 partite. Finita la stagione rimase fino al mercato invernale lontano dai campi, per poi tornarci nel Campionato Dilettanti Sammarinese con la Juvenes. La squadra finì il campionato in quinta su dieci squadre. L'inverno successivo arrivò trasferimento al San Marino, con il quale arriva settimo nel girone E di serie D. I suoi ultimi due anni di carriera li gioca nello Juvenes.
Etichette:
calcio,
Juventus,
San Marino,
serie A
venerdì 4 marzo 2016
La Coppa Titano
La Coppa Titano è la coppa nazionale sammarinese. Si svolse per la prima volta nel 1937 come torneo estivo. Fino al '74 non veniva svolta regolarmente. Tutte le edizioni estive sono state vinte dal Libertas (che è stata anche la prima squadra della storia di San Marino). Alla prima edizione parteciparono quattro squadre: Libertas, La Castellana, La Fiorita e La Serenissima. Era un girone all'italiana con match di andata e di ritorno. Dovevano essere giocate 6 partite per ogni squadra, ma, dato che vincendo contro La Castellana il Libertas vinse matematicamente il torneo, la sfida La Serenissima-La Fiorita non venne giocata. Alla seconda edizione (1950) parteciparono: Kursaal, LIbertas, La Guaita e La Castellana. Venne modificata la formula, quindi le squadre giocarono solo il girone di andata. Vinse nuovamente il Libertas davanti al Kursaal, terza La Castellana. Il terzo torneo si giocò nel 1954 e alzò il trofeo di nuovo il Libertas. Anche gli ultimi tornei estivi (1958, 1959, 1961) furono vinti dai granata. La prima Coppa Titano vera e propria venne fatta nel 1965 e se la aggiudicò la Juvenes. Anche con la nuova denominazione però, il torneo non veniva giocato tutti gli anni, ma dal 1974 si svolge tutti gli anni. La squadra con più Coppe Titano in bacheca è il Libertas (11) e la squadra che ha vinto l'ultima edizione (2014-2015) è il Folglore/Falciano.
Il trofeo della Coppa Titano
Il trofeo della Coppa Titano
mercoledì 2 marzo 2016
La storia del campionato
Nel 1928, a San Marino, nacque la prima squadra, la Libertas. Nel 1931 fu fondata la Federazione Sammarinese Giuoco Calcio che prevedeva un torneo estivo a cui partecipavano quattro squadre.
In seguito, nel 1949, allestì la Serenissima, con l'obbiettivo di partecipare al campionato italiano, dopo che l'anno prima, era stata la Libertas/Tre Penne.
Nel 1965 nacque ufficialmente la Coppa Titano. Nel 1980, venne svolto per la prima volta, il campionato Sammarinese e soli cinque anni dopo, si affiliò alla FIFA. Nel 1985-1986, si giocò tutto nello stesso girone per decidere quali sarebbero diventate le squadre che avrebbero partecipato alla serie A1 (le prime nove) e quelle che avrebbero partecipato alla serie A2 (le ultime 8). Il campionato si concluse con la vittoria del Faetano. Quindi, nel 1986 nacquero la serie A1 e A2. La serie A1 viene svolta tra andata e ritorno, le ultime due retrocedono e le prime quattro della serie A2, vanno ai play-off. Nell'anno 1986-1987, ci furono delle modifiche con un aumento da nove a dieci squadre nella serie A1 e diminuzione da otto a sei squadre della serie A2.
Altri cambiamenti avvengono nell'anno 1996-1997, quando tutte le squadre vengono riunite nella stessa serie ma con due gironi. Nel 2006 la UEFA ha concesso alla federazione sammarinese un posto nella Coppa UEFA per la prima classificata che in quell'anno fu il Murata. Dall'anno successivo invece, la prima classificata, che fu sempre il Murata, ebbe accesso alla UEFA Champions League e la seconda alla Coppa UEFA.
Le squadre che giocano attualmente nel campionato San Marinese sono:
Cailungo, Cosmos, Domagnano, Faetano, Fiorentino, Folgore/Falciano, Juvenes/Dogana, La Fiorita, Libertas, Murata, Pennarossa, San Giovanni, Tre Fiori, Tre Penne, Virtus.
Logo della Federazione Sammarinese Giuoco Calcio (FSGC)
In seguito, nel 1949, allestì la Serenissima, con l'obbiettivo di partecipare al campionato italiano, dopo che l'anno prima, era stata la Libertas/Tre Penne.
Nel 1965 nacque ufficialmente la Coppa Titano. Nel 1980, venne svolto per la prima volta, il campionato Sammarinese e soli cinque anni dopo, si affiliò alla FIFA. Nel 1985-1986, si giocò tutto nello stesso girone per decidere quali sarebbero diventate le squadre che avrebbero partecipato alla serie A1 (le prime nove) e quelle che avrebbero partecipato alla serie A2 (le ultime 8). Il campionato si concluse con la vittoria del Faetano. Quindi, nel 1986 nacquero la serie A1 e A2. La serie A1 viene svolta tra andata e ritorno, le ultime due retrocedono e le prime quattro della serie A2, vanno ai play-off. Nell'anno 1986-1987, ci furono delle modifiche con un aumento da nove a dieci squadre nella serie A1 e diminuzione da otto a sei squadre della serie A2.
Altri cambiamenti avvengono nell'anno 1996-1997, quando tutte le squadre vengono riunite nella stessa serie ma con due gironi. Nel 2006 la UEFA ha concesso alla federazione sammarinese un posto nella Coppa UEFA per la prima classificata che in quell'anno fu il Murata. Dall'anno successivo invece, la prima classificata, che fu sempre il Murata, ebbe accesso alla UEFA Champions League e la seconda alla Coppa UEFA.
Le squadre che giocano attualmente nel campionato San Marinese sono:
Cailungo, Cosmos, Domagnano, Faetano, Fiorentino, Folgore/Falciano, Juvenes/Dogana, La Fiorita, Libertas, Murata, Pennarossa, San Giovanni, Tre Fiori, Tre Penne, Virtus.
Logo della Federazione Sammarinese Giuoco Calcio (FSGC)
Il portiere della nazionale: Aldo Simoncini
Aldo Junior Simoncini nasce a San Marino il 30 Agosto 1986.
Simoncini inizia la carriera nel campionato 2004-2005 in Serie B, con il Modena. Purtroppo nella sua stagione d'esordio non scende neanche una volta in campo. L'anno successivo si trasferisce al Riccione, dove riesce a trovare più spazio. Gioca 15 partite e riceve 14 gol. Nel 2005 ha rischiato la vita in un incidente stradale e lo ha costretto a restare quattro mesi in tribuna. Nella stagione 2006-2007 arriva al San Marino, squadra della sua città natale, in Serie C1. Il campionato si conclude con il San Marino che retrocede in serie C2. Nella stagione dopo la squadra bianco-azzurra arrivò quinta in campionato. Nella sua ultima stagione con il San Marino, la sua squadra arriva sedicesima. In tutti e tre gli anni di permanenza Simoncini scende in campo 83 volte, subendo 87 reti. Nel 2009 viene ufficializzato il suo trasferimento Bellaria Igea Marina. Resta lì due anni. Nel primo la sua squadra arriva sedicesima con 35 punti, 8 vittorie, 11 pareggi e 15 sconfitte. Nella stagione 2010-2011 la squadra bianco-celeste va meglio e riesce ad arrivare nona con 35 punti e 7 vittorie. Nei due anni sommati, il portiere, fa 45 presenze e subisce 46 gol. Nella stagione successiva si trasferisce al Cesena in serie B nel ruolo di terzo portiere. In quella stagione non gioca neanche una partita. A Gennaio viene mandato in prestito al Valenzana (Serie C2) dopo che il Cesena acquista Nicola Ravaglia e diventa quarto portiere. Neanche al Valenzana scende mai in campo. L'anno dopo il Cesena lo manda in prestito al Libertas e così fa la sua prima apparizione nel Campionato Dilettantistico Sammarinese. In quell'anno gioca 9 partite e aiuta la squadra a vincere il proprio girone e ad arrivare ai play off. Al primo turno di questa fase riescono a battere per 2-0 il Folgore e a passare il turno. Nella semifinale superano (1-0) il La Fiorita. Perdono poi la finale ai rigori (0-0 partita, 5-3 rigori) contro Tre Penne e si classificano secondi in campionato. Finito l'anno rientra al Cesena dal prestito, ma neanche stavolta non gioca mai. A Gennaio torna al Libertas, squadra n cui gioca ancora.
Durante la sua carriera gioca 41 volte nella nazionale sammarinese, di cui ora è il portiere titolare.
Simoncini ha vinto una volta il Pallone di Cristallo (giocatore migliore di San Marino) e due volte il Golden Boy.
Eccolo in alcune delle sue parate.
Durante la sua carriera gioca 41 volte nella nazionale sammarinese, di cui ora è il portiere titolare.
Simoncini ha vinto una volta il Pallone di Cristallo (giocatore migliore di San Marino) e due volte il Golden Boy.
Eccolo in alcune delle sue parate.
martedì 1 marzo 2016
Il simbolo della nazionale: Andy Selva
Andy Selva è il miglior marcatore della storia della nazionale ed è il giocatore con il record di presenze.
Selva nasce a Roma il 23 Maggio 1976. Nonostante sia nato in Italia sceglie di giocare con la nazionale sammarinese. La sua carriera si concentra soprattutto nel campionato italiano. Nel '95 giocò in serie D nel Latina, dove realizza 5 gol in 21 presenze. Anche l'anno successivo giocò della massima lega dilettantistica, ma con la maglia del Civita Castellana dove gioca una buona stagione, arrivando per la prima volta in doppia cifra (10 gol). Nel 1996 si trasferì al Fano e per la prima volta arrivò in una lega professionistica (serie C2). Lì rimase per 2 stagioni, ma non rese come sperato e fece solo una marcatura su 32 presenze. Nel 1998 esordì in nazionale e il 14 Ottobre mise a segno la sua prima rete con la maglia di San Marino, contro l'Austria su rigore. Quel gol fu anche l'unico della sua squadra nelle qualificazioni agli Europei del 2000. Dopo la triste esperienza al Fano si trasferì al Catanzaro, rimanendo in C2. Rimase in Calabria fino alla fine dell'anno solare 1999 e segnò 6 gol in 40 partite. Nella stagione 1999-2000 firmò per il Tivoli, tornando in Serie D. Fu una grande stagione per l'attaccante romano con 15 gol in 21 partite. Nonostante l'ottima stagione, Selva si trasferisce al San Marino (in C2) e segna 4 volte in 26 presenze. Il 28 febbraio e il 6 Giugno 2001, durante le qualificazioni per i mondiali del Giappone e della Corea Del Sud riuscì a segnare altre due volte in nazionale. La stagione successiva fu molto particolare per lui, infatti giocò in tre squadre differenti: San Marino, Maceratese (Serie D) e poi andò in prestito al Grosseto, dove giocò il grosso della stagione, con 2 gol. Riuscì ad arrivare in Serie C1 nel 2003 grazie al trasferimento allo SPAL. Rimase due stagioni facendo 22 gol su 51 partite. Il 28 Aprile 2004 realizzò su punizione il gol che portò la prima, e finora unica, vittoria della storia della selezione sammarinese, 1-0 contro il Liechtenstein. Nel 2006 firmò per il Padova, dove ci rimase per una stagione. Le stagioni successive sono state tra le migliori della sua carriera. Dopo essere stato venduto al Sassuolo, Selva passa due stagioni in C1. La seconda stagione si concluse con la vittoria del campionato degli emiliani ed una storica promozione in Serie B. Il romano in quella stagione mise a segno 15 reti, trascinando la sua squadra in vetta alla classifica. Nel 2005 mise a segno altri due gol con la sua nazionale (contro Belgio e Bosnia Erzegovina, partite valide per le qualificazioni ai mondiali 2006). L'anno dopo segna anche contro il Galles. Nel 2008 segnò, contro la Slovacchia, l'unica rete del San Marino nel girone per le qualificazioni ai mondiali sudafricani. Nell'estate del 2009 viene acquistato dall'Hellas Verona, ma purtroppo la sua stagione venne segnata da più infortuni che lo tennero lontano dai campi per molto tempo.Nel 2011 rimase senza squadra, ma riuscì a trovare un ingaggio in Serie D, nel Fidene. Alla fine del Gennaio del 2012 viene acquistato dal La Fiorita, e così arrivò per la prima volta nel campionato di San Marino. Il 5 Ottobre dell'anno dopo passa all'Anziolavinio, in Serie D, per poi tornare nel La Fiorita.
Andy Selva
Andy Selva
Lo stadio del San Marino
Lo stadio del San Marino è stato dal 1960 al 1969, il Campo Sportivo di Fiorentino, fino a che nel 1969 è stato edificato il "San Marino Stadium", chiamato anche Olimpico. Il nome Olimpico nasce dal fatto che nel 1985, esso è stato usato per la prima edizione dei giochi dei "Piccoli Stati d'Europa".
Lo stadio ha una capienza di 7000 posti anche se non ci sono le curve, ma solo le tribune laterali. Il "San Marino Stadium", inoltre è il luogo dove si svolgono le partite della nazionale Sammarinese e la finale del Campionato Nazionale Sammarinese.
Lo stadio ha una capienza di 7000 posti anche se non ci sono le curve, ma solo le tribune laterali. Il "San Marino Stadium", inoltre è il luogo dove si svolgono le partite della nazionale Sammarinese e la finale del Campionato Nazionale Sammarinese.
lunedì 29 febbraio 2016
I record della nazionale del Titano
Il record più importante della nazionale è quello stabilito contro l'Inghilterra il 17 Novembre 1993: Davide Gualtieri ha segnato il gol più veloce della storia delle nazionali calcistiche, dopo 8.3 secondi, dopo un retropassaggio sbagliato di Stuart Pearce. La partita, però, finì 7-1 per gli inglesi.
Un altro record (negativo) è quello di 60 sconfitte consecutive, che inizia il 4 Settembre 2004 e finisce il 14 Ottobre 2014. Possiedono anche il record di più partite consecutive senza segnare: 20.
Hanno anche un record all'attivo: 69 partite senza riuscire a vincere.
Un altro record (negativo) è quello di 60 sconfitte consecutive, che inizia il 4 Settembre 2004 e finisce il 14 Ottobre 2014. Possiedono anche il record di più partite consecutive senza segnare: 20.
Hanno anche un record all'attivo: 69 partite senza riuscire a vincere.
Davide Gualtieri. Colui che ha segnato il goal più veloce della storia.
Iscriviti a:
Commenti (Atom)




